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LA PIRAMIDE DEI BISOGNI. La gerarchia delle nostre necessità. Quinto consiglio.

Ognuno di noi ha bisogni fisici, emotivi, sociali e spirituali, la nostra motivazione è generata dal livello di presenza di uno dei bisogni fondamentali e dal nostro sistema di valori intrinseci. Con l’osservazione dei nostri bisogni riusciamo ad individuare le nostre motivazioni e le priorità. Fu Abrham Maslow a teorizzare questo modello, e la motivazione viene definita come una spinta dettata dai bisogni che sono alla base delle nostre scelte e dei nostri comportamenti, la motivazione connette le nostre necessità e i nostri valori con ciò che siamo in grado di fare.

Chiediamoci quindi: la pratica dello yoga quanto e in che modo è in grado di aiutarmi nella realizzazione dei miei bisogni? Com’è il mio corpo dopo la pratica? Il mio cervello e la capacità di osservare e discriminare? L’intelligenza è più brillante e riesco ad equilibrare le emozioni? Tutto questo mi è utile? Questo quinto punto ci può spingere più in profondità nell’analisi di noi stessi, è lo yoga che ce lo chiede come necessità per valutare il nostro senso di vita, considerare le necessità delle continue corse e del senso di come impieghiamo il tempo e la nostra energia. Questo quinto punto ci stimola ad ascoltare ed analizzare le nostre parti interne che dialogano e negoziano tra di loro su cosa è meglio fare, e per essere attenti a questo ci viene chiesto di utilizzare la nostra intelligenza speculativa ed analitica.

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Il RITO ED IL RITMO. Generare la realtà. Sesto consiglio.

Le ritualità sono molto importanti in ogni società umana sia antica che contemporanea. Sono un insieme di azioni e comportamenti che si ripetono strutturati attraverso azioni, parole, gestualità cariche di valore simbolico, con un significato che sia comprensibile per la comunità. 

Generalmente sono innestati con la religione il mito e la sfera del sacro, si dice che “il rito riassume e ritualizza il mito”, ogni rito svolge la funzione di rendere comprensibile una esperienza mistica estraendola dalla dimensione privata del mistero. 

Il ritmo è un elemento imprescindibile dai fenomeni vitali, ogni manifestazione della vita è caratterizzata dal ritmo ad es l’invecchiare è ritmo, i nostri organi interni hanno dei ritmi specifici, c’è ritmo nello spazio, nel tempo, e nel mezzo di tutto questo i nostri corpi “galleggiano muovendosi” tra cielo e terra, tra il pesante e il lieve, la nostra parte dorsale e ventrale il nostro viscerale-metabolico e il sistema nervoso. Con il ritmo si creano ordine di grandezze. Il ritmo genera l’intervallo, la pausa senza la quale non saremo in grado di percepire le differenze. 

RITI e RITMI costruiscono le fondamenta sulle quali le società umane si appoggiano creando sicurezza. E’ importante nella nostra pratica generare il ritmo di appartenenza, perché così creiamo le sane abitudini e la nostra realtà. Dai un ritmo alla tua pratica mentre pratichi, dai un ritmo alla tua pratica giornaliero, settimanale, mensile ed annuale, creerai il rito che ti traghetterà verso il mito di cui tutti ne abbiamo bisogno. E così lo yoga diventerà un’abitudine!